La protesi di rivestimento dell'anca

Protesi di rivestimento

La protesi di rivestimento dell'anca rappresenta un'alternativa alla protesi d'anca tradizionale, con l'obiettivo di preservare maggiormente il femore e ripristinare l'anatomia originaria. 

Più precisamente denominata artroplastica di rivestimento dell'anca o Hip Resurfacing, questa tecnica permette di conservare parzialmente la testa del femore e completamente il collo del femore, elementi che invece vengono rimossi e sostituiti nell'impianto della protesi d'anca totale "tradizionale".

La protesi di rivestimento dell'anca è consigliata per pazienti con elevate esigenze funzionali, soprattutto per coloro che sono attivi a livello sportivo. Uno dei principali vantaggi rispetto alla protesi d'anca tradizionale è la maggiore resistenza alle sollecitazioni articolari, riducendo così la probabilità di lussazione.

Questa opzione è particolarmente indicata per giovani pazienti sportivi di sesso maschile che soddisfano specifici criteri anatomici, tra cui:

Tuttavia, l'artroplastica di rivestimento dell'anca non è raccomandata per le pazienti di sesso femminile.

Protesi di rivestimento MoM

Rappresentazione schemstica dell'impianto in sede

Radiografia post-operatoria dopo intervento di protesi di rivestimento d'anca destra.

L'intervento visto da vicino

Durante l'intervento di rivestimento dell'anca vengono inseriti due sottili rivestimenti metallici nelle aree coinvolte, ossia la testa del femore e l'acetabolo.

Il rivestimento metallico nell'acetabolo non viene fissato con cemento, mentre quello nella testa del femore viene cementato. Questo permette di preservare la testa del femore, evitando la necessità di sostituirla e rendendo l'intervento più conservativo. Tuttavia, è importante che il paziente abbia una buona o ottima qualità ossea.

Il decorso post-operatorio - cosa succede dopo l'intervento

Nel post operatorio viene seguito il protocollo "Frast-Track".
Poche ore dopo l'intervento di protesi all'anca, il paziente viene aiutato a deambulare con l'assistenza dei fisioterapisti e diventa presto autonomo nell'igiene e nella cura del proprio corpo.
Il giorno successivo all'intervento, si rimuove la medicazione compressiva e il paziente può iniziare a camminare con carico protetto, quindi con l'ausilio delle stampelle, può anche iniziare a salire e scendere le scale, sia con l'aiuto dei fisioterapisti che in autonomia.
In assenza di complicanze il paziente viene dimesso 3-5 giorni dopo l'intervento e la fisioterapia viene eseguita in modo indipendente.
La ripresa è molto rapida, le normali attività quotidiane possono essere riprese nelle prime 3-6 settimane, mentre il recupero completo solitamente richiede circa 3 mesi.
Si consiglia di riprendere a guidare e a lavorare 6-12 settimane dopo l'intervento, mentre attività fisiche "a basso impatto" articolare come il golf, la bicicletta, il tennis possono essere riprese 12-16 settimane dopo l'intervento. 
Nell'immediato post-operatorio è molto importante assumere antidolorifici che consentono di controllare il dolore e poter svolgere al meglio gli esercizi di fisioterapia, che possono accelerare il processo di guarigione.