La protesi d'Anca

La protesi totale d'Anca

L'intervento chirurgico di protesi all'anca è una procedura il cui scopo è quello di sostituire l'anca danneggiata con una protesi artificiale. L'obiettivo dell'intervento è quello di eliminare il dolore e ristabilire la corretta funzionalità articolare. L'intervento è indicato quando, per il paziente, il dolore diventa insopportabile e non risponde ai trattamenti conservatovi, ma anche quando le radiografie mostrano un'artrosi di grado avanzato.
Gli interventi chirurgici di protesi all’anca vengono gestiti con l’utilizzo del protocollo "Fast-Track", che garantisce il massimo grado di personalizzazione dell'intervento chirurgico e consente al paziente di riprendere a camminare già 4 ore dopo l’intervento. L'intervento viene sempre personalizzato al 100% in base alle caratteristiche del paziente, alla sue patologie e alle sue richieste funzionali.
Esistono diverse vie d'accesso per l'intervento, anteriore, laterale e posteriore, e diverse tipologie di protesi, tutte realizzate con materiali di ultima generazione. L'intervento viene solitamente eseguito con una tecnica mini invasiva, utilizzando una piccola incisione di circa 10-12 cm e un'accurata dissezione dei tessuti per ridurre al minimo il trauma e il dolore postoperatorio.

In linea generale, la via anteriore permette un recupero più rapido nelle prime sei settimane rispetto alla via posteriore, ma entrambe le vie hanno risultati simili in termini di recupero e soddisfazione a medio/lungo termine ovvero a 6-12 mesi dall'intervento. 

Rappresentazione grafica di una protesi totale d'anca destra.

Esempio di pianificazione pre-operatoria per l'impianto di una protesi totale all'anca destra.

Radiografia post-operatoria dopo intervento di protesi totale d'anca destra.

Immagine pre-operatoria che documenta grave coxartrosi destra

Controllo post-operatorio dopo impianto di stelo corto e cotile in titanio trabecolare non cementati

Esempio di telo corto in lega di titanio poroso non cementato

Artroplastica con accesso anteriore mini-invasivo

L'intervento visto da vicino

L'intervento di protesi all'anca per via anteriore viene solitamente eseguito in anestesia spinale per garantire un maggiore controllo del dolore post-operatorio. 

Durante l'intervento, viene effettuata un'incisione di circa 7-10 cm nella parte anteriore della coscia del paziente, seguendo un piano di dissezione fra i muscoli per preservarne l'integrità. La testa femorale danneggiata viene rimossa e si preparano il femore e l'acetabolo per impiantare la protesi definitiva.

Prima di impiantare la protesi definitiva, vengono eseguite delle prove dinamiche con delle componenti di prova, queste prove sono essenziali per testare la stabilità dell'articolazione. Una volta stabilito che impianti usare si posizionano le componenti definitive e si suturano la capsula articolare, la fascia muscolare e infine la cute.

L'accesso per via anteriore non è indicato nei pazienti: obesi (BMI ≥  30), con anatomia ossea anormale (ad esempio in presenza di displasia dell'anca o di esiti di fratture), con osteoporosi grave, con massa muscolare imponente. Inoltre non si esegue l'intervento per via anteriore in caso di revisioni. 

L'intervento dura circa 1-2 ore.

Il decorso post-operatorio - cosa succede dopo l'intervento

Nel post operatorio viene seguito il protocollo "Frast-Track".
Poche ore dopo l'intervento di protesi all'anca, il paziente viene aiutato a deambulare con l'assistenza dei fisioterapisti e diventa presto autonomo nell'igiene e nella cura del proprio corpo.
Il giorno successivo all'intervento, si rimuove la medicazione compressiva e il paziente può iniziare a camminare con carico protetto, quindi con l'ausilio delle stampelle, può anche iniziare a salire e scendere le scale, sia con l'aiuto dei fisioterapisti che in autonomia.
In assenza di complicanze il paziente viene dimesso 3-5 giorni dopo l'intervento e la fisioterapia viene eseguita in modo indipendente.
La ripresa è molto rapida, le normali attività quotidiane possono essere riprese nelle prime 3-6 settimane, mentre il recupero completo solitamente richiede circa 3 mesi.
Si consiglia di riprendere a guidare e a lavorare 6-12 settimane dopo l'intervento, mentre attività fisiche "a basso impatto" articolare come il golf, la bicicletta, il tennis possono essere riprese 12-16 settimane dopo l'intervento. 
Nell'immediato post-operatorio è molto importante assumere antidolorifici che consentono di controllare il dolore e poter svolgere al meglio gli esercizi di fisioterapia, che possono accelerare il processo di guarigione. 

Artroplastica con accesso laterale e postero-laterale 

L'intervento visto da vicino

L'intervento di protesi all’anca con accesso laterale o postero-laterale viene eseguito in anestesia spinale.

Durante l’intervento il chirurgo effettua un'incisione di circa 10-12 cm a livello gluteo, taglia i tessuti molli e esegue una dissezione di alcuni muscoli in modo da arrivare all'articolazione. La testa del femore danneggiata viene rimossa e si preparano l'acetabolo e il femore per impiantare la protesi definitiva. Prima di posizionare l'impianto definitivo, vengono effettuate accurati controlli dinamici con delle componenti di prova in moda da testare la stabilità dell'articolazione. Dopo aver scelto gli impianti da usare si posizionano le componenti definitive e, successivamente, la capsula articolare viene suturata e i muscoli distaccati vengono reinseriti con apposite suture. L'intervento si conclude con la sutura delle fasce muscolari, del sottocute e della cute. 

In generale, l'intervento di protesi all'anca con accesso laterale o postero-laterale dura circa 1-2 ore.

Il decorso post-operatorio - cosa succede dopo l'intervento

Qualche ora dopo l’intervento, il paziente viene aiutato a deambulare in reparto grazie all’assistenza dei fisioterapisti e, sin da subito, è in grado di essere autonomo nell’igiene e nella cura del proprio corpo. Il giorno successivo all’intervento si rimuove il bendaggio e il paziente è in grado di camminare con le stampelle, salire e scendere le scale con l’aiuto dei fisioterapisti e in autonomia. Le dimissioni avvengono dopo 3-5 giorni dall’intervento e la fisioterapia viene eseguita in autonomia.

Le normali attività della vita quotidiana si riprendono nelle prime 3/6 settimane, mentre per il recupero totale il tempo necessario sono 3 mesi. Nelle prime settimane è molto importante assumere antidolorifici per controllare il dolore ed eseguire gli esercizi di fisioterapia, che accelerano il processo di guarigione. Il ritorno alla guida è consigliato dopo 6 settimane, così come il rientro al lavoro, fra le 6 e le 12 settimane. Sport come golf, bicicletta, tennis doppio, cicloergometro sono possibili fra le 12 e le 16 settimane.