L'intervento al menisco

La riparazione meniscale e la meniscetomia selettiva

L'intervento spiegato

In presenza di lesioni al menisco non responsive alla terapia conservative si procede all’artroscopia: il ginocchio viene esaminato sotto anestesia per controllare lo stato dell'articolazione.

Il primo step dell'intervento prevede l'introduzione di una soluzione salina che permette di espandere il ginocchio, successivamente viene posizionato e introdotto l’artroscopio. Le immagini vengono proiettate su uno schermo, guidando il chirurgo durante l’intervento.
Una volta ottenuta, intra-operatoriamente, una visuale più completa sulla lesione il chirurgo valuta se effettuare una sutura meniscale, quindi procede con delle suture dedicate alla riparazione della lesione, oppure se effettuare una meniscectomia selettiva, rimuovendo la porzione del menisco lesionata.
Dopo aver individuato e corretto chirurgicamente il problema, la soluzione salina viene drenata, le incisioni chirurgiche vengono irrigate con anestetico locale e vengono chiuse con punti di sutura; si procede infine al posizionamento di cerotti pre-medicati e di un bendaggio.

Collocazione dei menischi all'interno del ginocchio, esempio di lesione e relativa sutura meniscale.

In linea generale nei pazienti giovani si preferisce effettuare la sutura meniscale, ovvero si preferisce riparare la porzione di menisco lesionata anziché asportata.
L'artroscopia di ginocchio ha numerosi vantaggi: meno dolore nel post-operatorio, minor rischio di sviluppare infezioni e complicanze post-operatorie, inoltre permette di conservare l’intera superficie del menisco, proteggendo al meglio la cartilagine dall’usura e di conseguenza dal rischio di sviluppare artrosi.
L’intervento viene effettuato in anestesia locale (localizzata al ginocchio) o in anestesia spinale.
La durata prevista dell'operazione è di circa 20-40 minuti.

Il decorso post-operatorio - cosa succede dopo l'intervento

Per la meniscectomia parziale i tempi di recupero sono tra i 20 e i 30 giorni.
Nel post-operatorio è consigliata l’assunzione, per qualche giorno, di farmaci anti-dolorifici, può essere utile effettuare qualche seduta di fisioterapia ma non è indispensabile l’uso di stampelle o tutori.

La sutura meniscale, nonostante sia un intervento che nei giovani presenta numerosi vantaggi, ha dei tempi di recupero più lunghi.
In questo tipo di intervento è necessario, in una prima fase, bloccare il ginocchio con un tutore e utilizzare le stampelle.
Il paziente viene rivalutato circa 30 giorni dopo l’intervento per verificare l’efficacia della terapia riabilitativa in termini di recupero dell’articolarità del ginocchio e del trofismo del muscolo quadricipite. Prima di tornare a svolgere le proprie attività è indispensabile recuperare il tono muscolare in maniera graduale, perché il ginocchio operato è debole e, senza un opportuno riposo funzionale, si rischierebbe un nuovo infortunio; la fisioterapia gioca quindi un ruolo fondamentale nel post-operatorio: sono consigliati esercizi di propriocettività, cioè di equilibrio su un piede, che permettono di riprendere le funzionalità e le capacità precedenti all’infortunio. I tempi di recupero sono estremamente variabili e dipendono dalle caratteristiche del paziente: età, stato di salute, tipo di lavoro svolto, ma anche dall’estensione della lesione.